Risparmio intel­li­gente nella stagione più fredda dell'anno

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Non tutti sanno che esistono dei modi per rispar­miare sul riscal­da­mento. Ecco perché abbiamo raccolto alcuni preziosi consigli su come rispar­miare in modo intel­li­gente quando il riscal­da­mento è acceso.
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Le gior­nate sono sempre più corte. Il termo­metro scende sempre di più, talvolta sotto lo zero. Le mattine sono gelide e poco illu­mi­nate. È allora che restiamo più volen­tieri al calduccio di casa nostra, dove il riscal­da­mento è un elemento fonda­men­tale del nostro benes­sere. Oggi, nella maggior parte dei casi, ci basta premere un pulsante o girare una mano­pola et voilà: la casa è grade­vol­mente calda. Ma sappiamo anche che questo ha un costo note­vole. Eppure, è proprio quando si usa il riscal­da­mento che vi sono ampi margini di risparmio.

1. Trat­ta­mento otti­male dell'acqua nell’im­pianto di riscal­da­mento

In un impianto di riscal­da­mento si deve impie­gare esclu­si­va­mente acqua trat­tata a tale scopo. L'acqua del riscal­da­mento deve infatti soddi­sfare deter­mi­nati requi­siti: ad esempio deve essere povera di sali e priva di calcare, deve presen­tare un deter­mi­nato grado di durezza e un certo pH, nonché una deter­mi­nata concen­tra­zione di ossi­geno. Se non si utilizza acqua corret­ta­mente trat­tata, si possono formare depo­siti di calcare che ridu­cono l’ef­fi­cienza del riscal­da­mento e causare quindi un fabbi­sogno di energia più alto. L'acqua non è idonea inoltre può attac­care le parti metal­liche dell'im­pianto e causarne la corro­sione. Questo a sua volta implica danni che causano costi ulte­riori di manu­ten­zione. Per questo il nostro consi­glio è impie­gare solo acqua trat­tata speci­fi­ca­ta­mente per l’im­pianto di riscal­da­mento. Quest'ul­timo potrà così funzio­nare in modo effi­ciente, ridu­cendo il consumo ener­ge­tico e le ripa­ra­zioni, quindi i costi.

2. Ogni grado conta

Abbas­sando la tempe­ra­tura ambiente, si risparmia moltis­simo: già un solo grado in meno riduce i costi ener­ge­tici del 6%. Abbas­sando la tempe­ra­tura ad esempio da 23 a 18 gradi Celsius, i costi di riscal­da­mento si ridu­cono del 30%. Come valore di rife­ri­mento, vale quanto segue: nella zona giorno, la tempe­ra­tura dovrebbe essere attorno ai 20 gradi, mentre in cucina, dove fornelli, lava­sto­vi­glie e altri elet­tro­do­me­stici contri­bui­scono a riscal­dare l'am­biente, sono suffi­cienti 18 gradi, mentre nelle camere da letto 17 gradi. Il fattore deci­sivo però è sempre la tempe­ra­tura a cui ci sentiamo bene.

3. Impiego intel­li­gente del termo­stato

Si dice che nella vita il tempismo sia tutto. Vale anche per il riscal­da­mento: impo­stando il termo­stato in modo intel­li­gente, si scal­dano le stanze all'ora desi­de­rata, ad esempio il bagno, per far sì che sia bello caldo per la doccia mattu­tina. Così non sono più neces­sari i riscal­da­tori ad aria aggiun­tivi. Il riscal­da­mento elet­trico è inoltre più caro di qual­siasi altra forma di riscal­da­mento: un riscal­da­tore ad aria da 2.000 watt genera costi ener­ge­tici di circa 80 Euro nella stagione fredda. Anche per il riscal­da­mento occorre quindi sempre prestare atten­zione ai tempi.

4. Controlli rego­lari del riscal­da­mento

Facendo ispe­zio­nare perio­di­ca­mente l'im­pianto di riscal­da­mento da un instal­la­tore se ne garan­tisce il funzio­na­mento effi­ciente ed econo­mico. E a propo­sito di consigli: nella maggior parte dei casi, anche i tecnici potranno fornire qualche altro consi­glio per rispar­miare.

5. Sfiato del riscal­da­mento

Sentite continui rumori sner­vanti prove­nienti dai condotti del riscal­da­mento? I radia­tori non si scal­dano più corret­ta­mente? Allora è giunta l'ora di sfia­tare di nuovo il vostro impianto di riscal­da­mento. Non è neces­sario chia­mare il tecnico, potete farlo rapi­da­mente voi stessi: basta infatti aprire la vite di sfiato con l'ap­po­sita chiave e lasciar sfia­tare l'aria finché non inizia a fuoriu­scire dell'acqua. A quel punto l'aria è fuoriu­scita. In seguito si deve ricon­trol­lare anche la pres­sione dell'acqua dell'im­pianto.

6. Isola­mento delle nicchie dei radia­tori

Talvolta, per rispar­miare può essere d'aiuto anche dare un'oc­chiata dietro i radia­tori. Perché? Semplice: spesso le pareti dietro i radia­tori sono più sottili, causando note­voli perdite di calore. La solu­zione è semplice: basta rive­stire le nicchie dietro i radia­tori con mate­riali isolanti. Se ben fissati, riflet­tono il calore nella stanza, evitando così che l'energia (e con essa il vostro denaro) vada dispersa.

7. Mante­nere liberi i radia­tori

Se i radia­tori vengono tappati o coperti, il calore non può essere rila­sciato nell'aria della stanza. Ad esempio, le tende che coprono i radia­tori, le coperte stese su di essi o mobili posti davanti ai calo­ri­feri impe­di­scono la distri­bu­zione otti­male del calore. Di conse­guenza, si genera un ristagno di calore e i costi di riscal­da­mento aumen­tano di fino il 5%. Per questo il nostro motto è: libertà per tutti i radia­tori!

8. Corretta venti­la­zione

È bene venti­lare la stanza una sola volta al giorno ma in modo effi­cace: sono infatti suffi­cienti dieci minuti per cambiare comple­ta­mente l'aria. Non venti­lare affatto l'am­biente farà rista­gnare l'aria umida, causando il rischio di muffe dannose per la salute.

9. Non scal­dare più stanze con un solo radia­tore

Molti pensano erro­nea­mente che riscal­dando più stanze assieme si risparmi energia: ogni radia­tore è conce­pito invece per una stanza di deter­mi­nate dimen­sioni. Se quindi si tenta di riscal­dare assieme un'altra stanza, il riscal­da­mento deve impie­gare una quantità di energia note­vol­mente supe­riore rispetto alle proprie capacità. Per questo consi­gliamo di tenere chiusa la porta e riscal­dare la stanza vicina alla tempe­ra­tura desi­de­rata.

10. Instal­lare infissi isolanti

Perdite d'aria su fine­stre e porte permet­tono al freddo e all'u­midità di infil­trarsi nell'ap­par­ta­mento, aumen­tando il fabbi­sogno ener­ge­tico per mante­nere calda la casa. Il nostro consi­glio è quindi di sigil­lare punti di fuga e crepe sui telai di porte e fine­stre, rispar­miando così un 25% di energia. Rispar­miare non potrebbe essere più facile.

Consu­lenza, consigli e trucchi

Se vuoi sapere se l’acqua del tuo riscal­da­mento soddisfa tutti i requi­siti oppure se stai davvero sfrut­tando al meglio tutte le possi­bilità di risparmio in termini di energia e denaro, lasciati consi­gliare da un esperto BWT in materia di trat­ta­mento dell’acqua ! Ti aiuterà volen­tieri e potrà fornirti qualche consi­glio per rispar­miare.

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